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Archanghelos
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Alessandro D'AVENIA: «Disprezzare i semi di rosa può fare solo danni...» ALESSANDRO D'AVENIA (insegnante, scrittore, sceneggiatore), venerdì 4 aprile 2014, alle ore 21.00, ha tenuto a LODI, presso l’Altro
Alessandro D'AVENIA: «Disprezzare i semi di rosa può fare solo danni...»

ALESSANDRO D'AVENIA (insegnante, scrittore, sceneggiatore), venerdì 4 aprile 2014, alle ore 21.00, ha tenuto a LODI, presso l’Auditorium Bipielle Center, una conferenza dal titolo "L'ADOLESCENZA NON È UNA MALATTIA". Invitato dall’Associazione AttivaMente, ha parlato, in termini nel contempo semplici, profondi e suggestivi, di quell’età “laboratorio di futuro” che è l’adolescenza. Il video proposto rappresenta un’ampia sintesi – quasi la totalità… – di quell’incontro (è stato ridotto a un’ora per consentirne la visione durante una lezione scolastica). Esso è stato arricchito da frasi o didascalie che riportano passaggi importanti del discorso. Frasi che vengono riportate anche qui, dopo questa breve introduzione, per chi volesse – per sé o per propri studenti, se è insegnante, o per i propri figli, se è genitore, o per i propri amici, se è adolescente – stamparle e farne oggetto di riflessione e discussione. Lo meritano ampiamente…

Parole di D’Avenia durante la conferenza:

80 miliardi di persone passate su questa terra. Non ce n'è una che abbia le impronte digitali uguali all'altra. COME TE non c'è stato e non ci sarà NESSUNO. "Mi raccomando: Non sopravvalutate la vostra età!". È un'età che invece "va" sopravvalutata. È l'età-LABORATORIO DI TUTTA LA VITA.
"Nonna, io devo costruire una cosa MOLTO GRANDE". "Io ho piacere a FARE COSE GRANDI". "Io sono nato così". La loro vita è una vita GRANDE, la loro vita è una PROMESSA. Un SEME di rosa che SA che diventerà una ROSA.
Il rimpianto: "Non essere stato me stesso". Dio non chiederà: "Aron, perché non sei stato Mosè?". Gli chiederà: "Aron, perché non sei stato Aron?". Non credete a quelle persone che vi dicono che non c'è questa UNICITA'. "Risentimento".
Un bambino viene alla luce, e la prima cosa che fa: FARSI UN PIANTO. La vita ti schiaffeggia. Polarità tra il DOLORE per ciò che ci manca e la PIENEZZA (mai completa). La vita: un gioco tra MANCARE e RICEVERE. Si viene alla luce, e PAPA' e MAMMA risolvono il dramma di questo venire alla luce.
ADOLESCENZA: si viene per la SECONDA VOLTA alla luce. Cosa viene alla luce alla vostra età? Quell'elemento di UNICITA' che fino a quel momento è stato coperto dai copioni decisi da papà e mamma.
"Ma tu, cosa hai fatto oggi?". "NIENTE!!!!". Il nichilismo nietzschiano impallidisce di fronte a questo "NIENTE". Nichilismo splendido dell'adolescente! È la costruzione di un'INTIMITA' perché è la costruzione di un'UNICITA'. Finalmente metto da parte il copione. Il copione lo devo recitare IO, lo devo SCRIVERE IO. Periodo del SILENZIO dei vostri figli. Vogliono TEMPO e SPAZIO per un qualcosa che sta venendo alla luce.
"Finalmente ci siamo: è cominciata la RICERCA!". "Sono un po' più Lacoste !". Le nostre identità oggi sono costruite sulle COSE che CONSUMIAMO. È un inizio di ricerca. Su questa terra bisogna BENEDIRE le cose, come fanno i poeti. Cosa sta accadendo? Sta accadendo quello che accade nella parola ADOLESCENTE
"Ad - ol". "Ad": ANDARE VERSO (una tensione). "Ol": tensione verso un COMPIMENTO, una PIENEZZA. "Olistico"
"La pancia sorride: SORRIDI ANCHE TU!". Noi possiamo sorridere nella misura in cui la nostra pancia sorride... Abbiamo affidato la nostra felicità al Bifidus. Anche se ho la pancia un po' infuori, sorrido lo stesso!
Cosa facciamo quando ci innamoriamo? La prima cosa che raccontiamo: non le cose che ci riescono bene, ma quelle che non ci riescono. Finalmente c'è qualcuno che mi permette di essere quello che sono! Che bello POTER ESSERE SE STESSI, ANDAR BENE COSI' COME SIAMO!
È l'età delle cose grandi, è l'età dei grandi slanci. È l'età in cui si può abbracciare la VITA tutta intera, perché la Vita la si vuole TUTTA. È l'età in cui si matura la VOCAZIONE: il posto da occupare nel mondo. Destino: "de-", qualcosa che arriva, che ci ritroviamo già fatto; "stare": occupare un posto. Non sono più papà e mamma che ti dicono che posto devi occupare. Senza illudersi che quel posto vi venga detto dagli sguardi dei vostri coetanei. "Eccentrico": il seme di ROSA che decide che vuole fare il seme di PERA. Eccentrici, cioè fuori dal proprio centro, ma tutti uguali. L'unicità c'è, ma non è detto che si realizzi
Wislawa Szymborska, premio Nobel nel 1996, morta nel 2012 (Proiettatevi ogni tanto nei vostri 86 anni!):
«Io - un’adolescente? / Se qui, ora, d’improvviso, mi comparisse davanti, / dovrei forse salutarla come una persona cara, / benché mi sia estranea e lontana? / Versare una lacrimuccia, baciarla sulla fronte / per la sola ragione / che la data di nascita è la stessa? / Siamo così dissimili, / che forse solo le ossa sono uguali, / la calotta cranica, le orbite oculari. / Perché già gli occhi sembrano un po’ più grandi, / le ciglia più lunghe, la statura più alta / e tutto il corpo è fasciato / da una pelle liscia, senza un’imperfezione. / In verità ci legano parenti e conoscenti, / ma nel suo mondo, di questa cerchia, / vivi lo sono quasi tutti, / mentre nel mio quasi nessuno. / Siamo così diverse, / …