carlo eugenio rogers
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ANTROLPOLOGIA EPISTEMOLOGICA

LO SPERMATOZOO DIVINO
Le gonadi nell’ uomo e nella donna sono quell’ apparato sessuale primario riproduttore dell’ essere umano . Essi producano i gameti che nell’ uomo sono gli spermatozoi e nella donna sono gli ovuli ,detti anche ovociti . Il termine gamete deriva dalla parola greca “gametè” (γαμετή),che significa “ sposare “, “unire”.
Quando un gamete maschile che produce milioni di spermatozoi si incontra nell’apparato riproduttore femminile della donna con un ovulo prodotto dal gamete femminile ,avviene la fecondazione ; le due cellule si sposano e mettono in comune ognuna delle due 23 cromosomi in cui ci sono le loro informazioni e insieme questi cromosomi raggiungono il numero di 46 in una singola cellula umana, quindi 46 è il numero dell’ uomo .
In quella singola cellula “sposata”, ovvero fecondata , avviene anche la comparizione dell’ anima . In quel momento Dio crea l’anima e la unisce a quella particolare cellula derivata da due singole persone, una di sesso maschile e una di sesso femminile che le hanno trasmesso i loro caratteri . Questa nuova cellula che oramai ha una caratteristica propria , derivante dall’unione di due individui, oramai è diventata una “nuova persona” con sue caratteristiche uniche e da quel momento inizia un lungo cammino di sviluppo fino al momento della sua nascita e morte sulla terra . Ella ha fin dal momento della fecondazione, ha una vita personale diversa da quella degli altri esseri viventi che pure generano allo stesso modo della specie umana sulla terra . L’ uomo è dotato da Dio di uno spirito divino che viene unito alla materia che opera e si sviluppa tramite l’intelletto residente nella parte superiore del corpo umano . Questo intelletto ,mano mano che si sviluppa e ragiona, quando si sviluppa , è in grado di catalogare e misurare tutto con una certa approssimazione reale,ma chi decide le operazioni da fare è lo spirito libero e autocosciente che Dio ha unito all ‘intelletto . Negli animali queste decisioni sono derivate solo dai sensi che lo conducono ad agire secondo schemi fissi e preordinati come nei computer,nell’ uomo cambiano un pò le cose perché egli decide se seguire i sensi oppure non seguirli per quanto riguarda il suo agire fisico e soprattutto quello morale ,cioè le decisioni sul bene e sul male per lui e per gli altri . L’ intelletto nell’ uomo gli permette di dedurre, cioè valutare e calcolare, non solo su questioni fisiche e materiali ,ma anche su questioni morali riguardanti il bene e il male che non sta in lui la fonte della morale . L intelletto scopre che ci sono leggi fisse e intelligenti fuori di lui, nel mondo che lo circonda, già date e preordinate ,quindi da una cosa estrae un'altra per regolare la sua vita fisica e determinata del suo corpo .. Egli scopre pure, se vuole, che c’è un intelligenza superiore che ha formato tutto…...Se è in grado di dedurre che la somma di alberi è tre, deve sapere per forza dedurre che se esiste lka materie ,tutta ordinata , esiste un Creatore piu perfetto.

L’anima, lo spirito è una cosa buona ,capace di realizzare un fine che gli è assegnato da Dio come per il corpo, ma non è la radice del bene e del male e non può decidere da sola , perché l uomo sulla terra dovrà decidere sul bene e sul male sia nella sua vita fisica e sia su quella morale , cioè nel rapporto con altri esseri viventi .
Ciò che è bene e male viene comunicato da Dio all’essere umano soltanto attraverso la “parola”, nella quale possiamo vedere mille altri tipi di messaggi e informazioni . Anzi tutti gli esseri liberi forniti di ragione da Dio necessitano di essere informati . Dio deve entrare in contato con ogni essere personale e con ogni spirito, ed è questo oggi il grade limite di Dio ; non riuscire a comunicare con tutti dopo che Dio , Sommo Bene ha creato tutto .
Luisa Cardinale
Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, …
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Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.

Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno.

Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio; se li conto sono più della sabbia,se li credo finiti, con te sono ancora.