MILANO 15 IX 2018 - IUXTUM SACRAMENTUM STABAT MATER DOLOROSA CUM BENEDICTO ET CUM PARVO POPULO.

Sabato 15 Settembre 2018 a Pero (Milano), solennità della Madonna Addolorata: con grande raccoglimento e letizia, e spero con gradimento del Signore, si è svolto presso un centro congressi di Milano il "Raduno di Riparazione Eucaristica" promosso da don Alessandro Maria Minutella e dagli altri sacerdoti del piccolo Sodalizio Sacerdotale Mariano.
Per la prima volta in vita mia ho avuto il privilegio di partecipare alla celebrazione della antica messa apostolica romana dei Septem Dolorum Beatae Mariae Virginis, completa della preghiera della Sequentia:

Stabat Mater dolorósa
Iuxta Crucem lacrimósa,
Dum pendébat Filius.
...
e alla seguente adorazione eucaristica, fatta implorando l'Onnipotente di accettarla in riparazione alle tante offese commesse contro il Santissimo Sacramento.

Un incontro esclusivamente di preghiera, fatto in gran parte in ginocchio (grande aiuto datoci dalle antiche liturgie!), fatto con i poveri mezzi materiali disponibili a un "piccolo resto" di battezzati che cercano di rimanere cattolici e che a causa del loro discernimento sullo stato attuale della Autorità nella Chiesa (e in particolare della palese incompatibilità fra l'attuale capo di stato della Città del Vaticano insieme al suo governo palesemente apostati e il ministero di Vicario di Cristo del primo, mentre i tanti indizi fanno ritenere a questi fedeli più ragionevole che il Romano Pontefice continui ad essere Benedetto XVI) non possono più pregare dentro i tantissimi e spesso oggi semivuoti e dissacrati edifici di culto rimasti di proprietà della neo-chiesa.
Ho appreso che lentamente anche altri sacerdoti in Italia e in altri paesi esteri cominciano a celebrare, alcuni ancora senza darne pubblicità fuori dai piccoli gruppi locali di fedeli che li seguono, "Una cum Benedicto": una scelta sicuramente scomodissima, come pure l'alternativa scelta della constatazione di una vacanza del Vicario di Cristo pur in presenza di un papa putativo, ma che almeno dimostra in quei pochi sacerdoti il coraggio di riconoscere, davanti a noi povere "pecorelle" sconcertate dal comportamento del clero alto e basso dopo oltre cinque anni di bergoglianesimo, la oramai palese, perdurante e volontariamente confermata testimonianza di una fede molto diversa da quella cattolica negli atti di Francesco e delle gerarchie del suo governo.
(mio solito disclaimer: non posso sapere quale sia la fede intima del clero bergogliano ma constato quello che essi con chiarezza testimoniano, con atti e omissioni, di diverso dal catechismo che essi stessi non hanno ancora formalmente rigettato)

Le preghiere si sono svolte, grazie a Dio, con devota partecipazione dell'assemblea e senza il minimo incidente, in un ambiente pacifico, con una crescente simpatia fra i partecipanti che stanno imparando a riconoscersi di persona dopo aver già condiviso alcuni incontri di preghiera, svoltisi purtroppo necessariamente al di fuori nelle infrastrutture rimaste sotto il governo della neo-chiesa, promossi dai tre sacerdoti per ora noti del sodalizio presieduto da don Minutella.

A questo incontro di preghiera ha partecipato un'assemblea composta da qualche suora e da laici di ogni età: da bimbi piccoli, a giovani, a fedeli anche vecchi e/o ammalati che hanno ritenuto loro dovere cristiano e loro gioia dare la priorità alla partecipazione rispetto al sacrificio del viaggio.
Ad occhio ho stimato la presenza di 700-800 magnifici "sgranarosari", letteralmente provenienti, anche con lungo, faticoso e costoso viaggio, da ogni parte d'Italia: Sicilia ovviamente, Sardegna, Puglia, Calabria, Campania e via salendo lungo la Penisola, lontane località di montagna comprese. Alcuni fedeli anche dall'estero: ho potuto notare alcuni dalla Svizzera e dalla Germania e ... dal più remoto Far West!!!
Credo che alla stragrande maggioranza degli Italiani dicendo il nome Nebraska non venga in mente una precisa collocazione geografica del posto con tal nome, o anche dicendo Omaha forse solamente agli appassionati dei film western e di Tex Willer venga in mente un posto non ben localizzato nelle enormità del Far West.

Ebbene, condivido qui qualche cenno su una piccola storia di vita reale che "per puro caso" ;-) [libero il lettore di leggerlo con la "C" maiuscola ;-) ] mi è stata generosamente narrata dal protagonista, incontrato a sorpresa in questa occasione e di cui - chiedo scusa a lui - non ricordo nemmeno il nome ... ammesso che me lo abbia detto: nella breve conversazione avuta abbiamo parlato di argomenti decisamente più importanti dei nostri nomi.

Il protagonista è un uomo, un adulto, italo americano di seconda-terza generazione, con parte delle sue radici familiari a Palermo: aveva vissuto da giovane qualche anno anche qui in Italia ma ormai da qualche tempo si è stabilito negli USA in quella remota landa (non più con bisonti e cowboys ma pur sempre remota, remota anche dalle tradizioni cattoliche) del Far West.
L'uomo mi si descrive, nel suo simpatico italiano un po' "brookkolino", arrugginito e con contaminazioni siciliane e americane, come un battezzato cattolico, che da bambino aveva ricevuto un'istruzione religiosa rudimentale e poi completamente dimenticata, con una vita da giovane e poi da adulto trascorsa fregandosene altamente della religione: solamente sua nonna e la mamma, con fede cattolica semplice "da vecchie donne del Sud" ma viva, praticata come potevano praticarla in luoghi di scarsa presenza cattolica ma sempre con tanto amore la Madonna, gli mantenevano un qualche legame col suo battesimo. Non aveva più alcuna frequentazione di parrocchie o altre comunità cristiane.
Poi, come a tanti altri, devono essere arrivati anche per quest'uomo praticamente agnostico gli anni della crisi spirituale: gli sembrava che gli mancasse qualche cosa di importante nella sua vita. Cominciò "a guardarmi intorno", "ho provato un po' di tutto" mi ha detto e mi ha detto anche con un'espressione triste, preoccupata "stavo per perdermi". E mentre da solo, da quella sua residenza a 8 fusi orari di distanza da Palermo, o da Londra o da altri posti in giro per il mondo dove andava, cercava nuovi punti di riferimento per la sua vita, un paio di anni fa per caso tramite internet si imbattette nelle catechesi di don Alessandro M. Minutella.
Per qualche motivo cominciò a seguirle: non so quale fu la molla che fece scattare il suo interesse, forse la familiare origine palermitana, chissà ...
Fatto sta che l'apostolato "via web" di don Minutella l'ha aiutato a riscoprire (o meglio, a scoprire per la prima volta) il catechismo e quest'uomo in via di conversione a N.S. Gesù ha scoperto con sua sorpresa che quanto denuncia don Minutella sulla scristianizzazione della vita occidentale e sulla pratica apostasia di fedeli e ministri della chiesa istituzionale ancora nominalmente cattolica corrisponde a quanto egli constata nella sua esperienza di vita. Non gli era mai capitato di sentire altri cattolici che gli spiegassero i problemi spirituali che impestano il mondo occidentale e la Chiesa in particolare. Anzi egli ha scoperto che nei paesi anglosassoni da lui frequentati il satanismo spudorato e altri mali spirituali sono ancora più evidenti di quelli che don Minutella addita con riferimento all'Italia di oggi.
E oggi quest'uomo, felice per la fame di Gesù che gli è nata nell'animo, per lo zelo da neofita cristiano che l'ha riavvicinato alla fede di sua mamma, desideroso di esprimere di persona la sua gratitudine a don Alessandro prende APPOSITAMENTE l'aereo da Omaha, Nebraska, USA per venire a Milano "per prendere il Corpo di Nostro Signore, per prendere il corpo di Gesù". Alcuni giorni di viaggio, tanti soldi spesi.
Lo riferisco con allegro stupore a dom Enrico Roncaglia che mi guarda un po' così, con un filo di ironia commentando senza dar tanto peso alla cosa "Sì, figurati se è venuto apposta. Ma dai!". E invece dom Enrico si sbaglia. :-D
Questo cristiano rinato è davvero venuto apposta in Italia da quella città là in mezzo al Far West! E quando un po' spaesato (non conosceva alcuno) chissà perché ha chiesto proprio a me qualche informazione era affranto perché per una serie di problemi di viaggio, fra i quali la cancellazione di alcuni treni qui in Italia (evidentemente il diavolo lavora anche nel weekend), era arrivato all'incontro mentre la messa terminava e non aveva potuto fare la Comunione che tanto desiderava: sì, dopo avrebbe potuto salutare e fare gli auguri e salutare don Alessandro (regalandogli anche un bell'oggetto devozionale mariano realizzato artigianalmente proprio da questo amico) ma non aveva potuto "prendere il corpo di Gesù", la cosa più importante per lui.
Spero che il nostro amico italo-americano si sia potuto trattenere a Milano questa domenica mattina ed avere il suo santo desiderio soddisfatto proprio per mezzo, bello scherzo della Provvidenza!, di dom Enrico nella sua celebrazione a Milano delle ore 9 della quale ho potuto trovare poco fa il video qui www.facebook.com/…/558884864542649 , con un'omelia semplice e sprizzante Fede sincera.
Un rispetto saluto e ringraziamento anche a don Mario che per la prima volta ho incontrato di persona. E grazie ai volontari che hanno tanto lavorato per organizzare questo raduno di preghiera.

Buona e santa domenica a tutti.

P.S. "CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI"
Mi azzardo a dare un piccolo consiglio specie alle gentili lettrici che in tempi di ristrettezze economiche avessero qualche difficoltà a preservare la loro avvenenza con buoni trattamenti estetici: provate dei portentosi cosmetici, oggi disponibili con qualche difficoltà ma che sono alla portata economica di tutti i cristiani!
Quali? Una Santa Messa devotamente celebrata e partecipata, un'adorazione eucaristica, una preghiera mariana insieme ad altri cristiani.
Non è mia intenzione essere blasfemo: in tono leggero voglio rifermi a una piccola esperienza che ho appena avuto.
Ieri per poter partecipare a quel "Raduno di Riparazione Eucaristica" a Milano mi sono fatto al volante, …